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Resoconto dei primi due giorni di accoglienza…

Diario semiserio dei primi due giorni di accoglienza di un bambino ucraino nella nostra classe…

Non voglio banalizzare la situazione dalla quale questo bambino, insieme alla sua famiglia, è fuggito…Vorrei solo condividere una partenza faticosa ma allo stesso tempo stimolante di questa nuova avventura…

Un martedì mattina qualunque in una qualsiasi scuola italiana. Un’applicata di segreteria chiama me e la mia collega di matematica per comunicarci che a breve sarebbe arrivata una bambina ucraina nella nostra scuola e dovevamo decidere dove inserirla. Dopo una riflessione di pochi secondi decidiamo subito quale sarà la sua classe.

Un mercoledì pomeriggio qualunque in una qualsiasi scuola italiana (parte prima). L’applicata di segreteria ci comunica che il bambino (sì, avete letto bene bambinO) arriverà l’indomani mattina…Va benissimo, rispondo io… Dopo essermi fatta ripetere per bene tre volte il nome e il cognome, decido di scriverlo per non dimenticarlo (cosa che accade lo stesso)…

Un mercoledì pomeriggio qualunque in una qualsiasi scuola italiana (parte seconda). Informo i bambini che l’indomani mattina sarebbe arrivato il loro nuovo compagno…Dopo il primo momento di smarrimento (ma non era una bambina?), i bambini sono partiti in quarta… Prepariamo qualcosa per accoglierlo… Tempera, fogli, colla, pennelli…

Giovedì mattina qualunque in una qualsiasi scuola italiana. Finalmente arriva il nuovo alunno…Un capannello di bambini lo accoglie salutandolo in maniera affettuosa e l’unica risposta che abbiamo ricevuto è stata un “CIAO”.

Dopo il primo momento di smarrimento (il bambino non parla una parola di italiano), abbiamo iniziato a fare qualcosa che potesse aiutarlo a sentirsi “a casa”. Tutti i bambini, a turno, gli hanno chiesto qualcosa… Nessuna risposta…Cosa fare? In nostro aiuto è arrivato google translate (a proposito, google santo subito!)… Facciamo merenda fuori (distanziati come normativa Covid prevede) e subito dopo i bambini vogliono giocare… Sì, ma a cosa? Google, anche in questo caso, viene in nostro soccorso…E dopo pochissimo tutta la classe si è messa a correre e giocare insieme, come se fossero amici da sempre.

I bambini sono bambini… Ed in fin dei conti: “Siamo sempre lo straniero di qualcun altro. Imparare a vivere insieme è lottare contro il razzismo” (Tahar Ben Jelloun).

See you soon ( o anche “Незабаром”)

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Il testo DESCRITTIVO

La descrizione…croce e delizia dei bambini…Lo scorso anno abbiamo provato a “raccontarci”, siamo partiti da una semplice descrizione di noi stessi per poi passare a quella di un compagno. Quest’anno, invece, essendo più grandi abbiamo creato prima una mappa concettuale e poi abbiamo scritto la descrizione di una persona.

Prima di tutto i bambini hanno descritto una persona oralmente. Poi ho chiesto loro di portare la foto di qualcuno a loro scelta… Ci sono state delle vere e proprie sorprese: c’è chi ha parlato della mamma, chi della nonna, chi della sorella, chi del suo cantante preferito…Insomma, i bambini hanno dato sfogo alla loro creatività! Qui sotto potrete vedere alcuni lavori…

La mappa concettuale, lo schema e uno dei testi descrittivi.

Qui la mappa concettuale.

A presto!

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Il testo INFORMATIVO

A mio avviso è uno dei testi più semplici da proporre ai bambini perché, nonostante i termini un po’ difficili, è quello che li affascina di più.

Insieme abbiamo creato la mappa concettuale e da lì poi abbiamo provato a dare dei titoli ad un testo relativo ai pappagalli.

Il testo informativo sul pappagallo

Per incuriosirli un po’ siamo partiti dalla lettura di testi informativi sugli animali…In nostro soccorso è venuto il sito focusjunior.it nella sezione relativa all’enciclopedia degli animali. Il primo che abbiamo scelto è stato il bradipo e poi lo scimpanzé.

In seguito abbiamo scelto l’elefante africano e abbiamo scritto un testo informativo su questo enorme pachiderma.

Successivamente ho proposto altri due animali, il panda gigante e il bombo. Se cliccate sopra il nome dell’animale troverete sia il testo informativo preso da focusjunior che il testo da completare per la comprensione.

A presto per altre attività!

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Carnevale?

Tra pochi giorni archivieremo il Carnevale, ma prima abbiamo deciso di fare qualcosa insieme divertente ed inclusivo… I bambini hanno sperimentato, dopo molto tempo a causa della pandemia, una vera condivisione. Il lavoro di tutti ha permesso un risultato strepitoso (per noi, ovviamente!).

Dopo aver preso tutte le precauzioni anti Covid, abbiamo iniziato la “nostra creazione”. C’è chi ha disegnato la “bambina”, chi ha composto le scritte ed infine, tutti insieme hanno contribuito a realizzare il loro piccolo grande capolavoro.

Qui alcune fasi della realizzazione

I bambini si sono divertiti e hanno capito che spesso il lavoro di squadra ripaga della fatica del singolo. Mancava solo un ultimo dettaglio: il titolo! Dopo un primo brainstorming, insieme i piccoli artisti hanno raggiunto un accordo…”Molte mani rendono il lavoro più leggero e divertente”.

Abbiamo confermato che “Il tutto è più della somma delle singole parti” (Zerbetto)!

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Storytelling “Little Pea”

Per introdurre il cibo siamo partiti da una storia semplice e divertente…Little Pea! Questo simpatico “Pisellino” vive insieme a Mama Pea e Papa Pea ma, a differenza della maggior parte dei suoi coetanei, non ama per nulla le…caramelle! Eh sì, proprio così! Per poter mangiare il suo amato dessert (spinach!) deve prima finire “five pieces of candy”!

Abbiamo poi visto anche una lettura animata su YouTube, sempre relativa a Little Pea. Non c’è che dire, questo strambo personaggio è proprio entrato nel cuore dei piccoli.

Da lì siamo partiti con il cogliere le differenze tra l’Italian breakfast e l’English breakfast: i bambini hanno potuto apprezzare come la vera colazione inglese sia in realtà salata. Questo ha permesso loro di capire che non c’è un modo giusto o sbagliato di fare colazione ma che “Paese che vai, usanza che trovi!”. E poi perché magari, un giorno, non sperimentare un modo di mangiare diverso dal proprio?

Ovviamente non poteva mancare anche un po’ di logica…Ci siamo cimentati, infatti, in un dolce sudoku e abbiamo concluso con un crucipuzzle sul cibo.

See you soon!

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Calzini spaiati

Quest’anno anche noi abbiamo “aderito” alla giornata dei calzini spaiati. Tutti (bambini e maestre) sono venuti a scuola con due calzini differenti. La nostra giornata (che in realtà è iniziata ieri) ha visto la partecipazione di diverse discipline…Matematica, inglese, italiano, educazione civica…

Ieri abbiamo iniziato vedendo il breve video “Little sock” e poi abbiamo disegnato il nostro “favorite sock” .

Calzini spaiati pixel art

Oggi abbiamo scritto e commentato la “Filastrocca delle differenze” di Bruno Tognolini che “calza” a pennello con questa giornata… Ognuno poi ha colorato i calzini come più preferiva, qui trovate il disegno.

Qualche disegno colorato dai bambini…E le maestre “spaiate” 😆

Poi abbiamo letto la storia di un calzino un po’ diverso, direi proprio brutto e anche un po’ antipatico che alla fine, però, avrà un suo riscatto personale…

Che dire…Una giornata “diversa”, non c’è che dire…

Alla prossima!

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Giornata della Memoria

Quest’anno abbiamo deciso di affrontare la giornata della Memoria in modo “leggero”, anzi… adatto ai bambini di terza. Per prima cosa ho pensato di affrontare il tema della diversità e dell’accettazione dell’altro. Poi abbiamo letto il libro di “Otto”. Ai bimbi è piaciuto molto e hanno apprezzato anche l’amicizia tra Oskar e David.

Alcuni disegni di Otto

Qui le domande di comprensione del testo.

Abbiamo realizzato quattro stelle di David (con gli origami) e su di esse abbiamo scritto quattro frasi significative da cui siamo partiti per riflettere sul significato di memoria e di ricordo. I bambini poi hanno dato la loro personale interpretazione di “Giorno della Memoria” e devo ammettere che tutti hanno colto il senso di memoria, rispetto e accettazione dell’altro. Spero che il seme del rispetto e dell’accoglienza verso il “diverso” da sé sia stato seminato e che possa un giorno germogliare…

La poesia di Anna Frank e le quattro stelle di David

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” Primo Levi.

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Sei un MITO!

No, non stiamo parlando della famosa canzone anni 90 degli 883… Dopo aver conosciuto la favola, ci siamo imbattuti nel MITO. Siamo partiti, come di consueto, dalla mappa concettuale. Alcuni l’hanno creata sul quaderno, altri, invece, hanno colorato la mappa che ho dato loro. La trovate qui.

Il primo che abbiamo conosciuto è stato quello del “Vaso di Pandora”. In questa particolare versione si parlava anche delle origini degli esseri viventi e di Prometeo (qui il mito e qui le domande). Ai bambini è piaciuto molto sia parlare del mito in sé che rappresentare graficamente la parte che è piaciuta di più.

Le spaventose creature che escono dal vaso di Pandora.

I bambini hanno poi chiesto di poter portare un loro libro sui miti per leggerne qualcuno in classe…E così si sono intrecciate le storie di Zeus, Prometeo, Minosse…Insomma, anche stavolta, la curiosità l’ha fatta da padrone.

Alla prossima avventura!!!

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La FAVOLA

C’era una volta…No!!! Se anche voi, come me, avete fatto per anni confusione tra fiaba e favola, questo è per voi…

Qui ho parlato di fiaba e di come l’abbiamo affrontata noi a scuola. Dopo ci siamo cimentati con la favola. Per prima cosa abbiamo costruito una mappa concettuale (chi direttamente sul quaderno e chi ha avuto una fotocopia già pronta) da cui siamo partiti per spiegare COME è strutturata una favola e che differenze abbia con la fiaba. La prima caratteristica che è balzata agli occhi dei bambini è stata la lunghezza…O meglio la brevità della favola. Poi i bambini si sono domandati cosa siano i pregi e i difetti. E da lì siamo partiti… Ognuno di loro doveva dire un proprio DIFETTO e gli altri, a turno, hanno detto almeno un pregio del compagno. Ovviamente la maestra, anzi le maestre, sono partite raccontando un PROPRIO difetto. Ai bambini è piaciuto molto che le loro insegnanti riconoscessero di avere dei difetti e di non essere propriamente perfette…

Dopo una lunga discussione, nella quale si sono messi in gioco, i bambini hanno finalmente capito la differenza tra PREGI e DIFETTI.

Lo scoglio più difficile è stato far capire cosa sia la MORALE…Da lì abbiamo fatto numerosi esempi, anzi HANNO FATTO numerosi esempi. E da lì è stato un susseguirsi di morali…

Alla fine, ovviamente, i bambini hanno voluto scrivere ed inventare le proprie FAVOLE… Qui un paio di favole di Fedro.

La morale della nostra storia è DIVERTIMENTO!!! 😬

Alla prossima!!! 😉📝🎨

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La FIABA

Dopo aver parlato del racconto fantastico e scritto storie a più non posso, ci siamo cimentati con la fiaba… Insieme abbiamo creato una mappa concettuale che ci aiutasse a ricordare cosa sia la fiaba e quali siano le sue caratteristiche. C’è chi l’ha scritta sul quaderno in autonomia e chi invece ha colorato la mappa su una scheda e poi l’ha incollata sul quaderno.

Abbiamo ripreso i nostri dadi e abbiamo aggiunto l’antagonista…Beh, che dire…Ai bambini è proprio piaciuto! Ognuno ha colorato i propri in modo differente, li ha incollati su un cartoncino e poi li ha costruiti praticamente.

Per un po’ i bambini si sono esercitati a scrivere fiabe di tutti i tipi e con diversi personaggi e luoghi di ambientazione…In un primo momento i dadi sono serviti come “aiuto”, poi pian piano i bambini mi hanno chiesto se potevano aggiungere questo o quel personaggio oppure un luogo rispetto ad un altro. Ognuno ha voluto poi leggere la propria “creazione” davanti ai compagni e questo è stato un momento davvero inclusivo e arricchente per tutti…Si potevano dare solo spunti di miglioramento e “dire cose belle”…

Beh, che dire… Nonostante abbiamo concluso l’argomento “fiaba”, i bambini ancora chiedono di poter…lanciare i dadi.📝🎲🎲

Alla prossima! 🎨