“Learning by doing”…quale migliore occasione se non quella di creare uno strumento versatile e creativo che abbia anche una valenza didattica? E così, anche noi, ci siamo avvicinati al Lapbook. A dire il vero, i bambini conoscevano già uno strumento di questo tipo: uno dei loro due libri d’inglese (anche se decisamente più strutturato) si presenta in questo modo.
Trovo che coinvolgere i bambini nel processo di apprendimento, attraverso attività di manipolazione, li aiuti a organizzare il pensiero e consolidare gli argomenti appresi.
Per realizzare la parte esterna del lapbook, è sufficiente procurarsi un cartoncino Fabriano F4 e piegarlo come un biglietto d’auguri (questa è stata proprio la definizione che hanno dato i bambini). Avere a disposizione: colori, forbici, colla e tanta, tanta…fantasia!
Poi si consegna il foglio A4 con la parte a “fisarmonica” e con quella “a fiore” (che trovate qui).
All’interno della “fisarmonica” i bambini hanno scritto i tre significati del verbo avere, accompagnandoli con un disegno. Anche qui, ognuno di loro, ha potuto disegnare e scrivere quello che preferivano ma sempre, ovviamente, legato al lavoro che stavano facendo.
Il “fiore”, invece, è stato completato in modo da far ricordare ai bimbi tutti quei casi in cui l‘h non va scritta.
La parte più divertente è stata “personalizzare” il lapbook con i disegni che preferivano.
Un aspetto importante dei lapbook è anche il fatto che oltre ad essere uno strumento personalizzato e personalizzabile, è anche uno strumento altamente inclusivo. Chiunque potrà apportare le modifiche e i miglioramenti che ne permetteranno una facile (e frequente) consultazione. Ogni bimbo avrà sempre a disposizione nello zaino o nel quaderno questo strumento che potrà aprire, osservare, leggere… ogni volta che vorrà.
State connessi…a breve altri lapbook!