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Sei un MITO!

No, non stiamo parlando della famosa canzone anni 90 degli 883… Dopo aver conosciuto la favola, ci siamo imbattuti nel MITO. Siamo partiti, come di consueto, dalla mappa concettuale. Alcuni l’hanno creata sul quaderno, altri, invece, hanno colorato la mappa che ho dato loro. La trovate qui.

Il primo che abbiamo conosciuto è stato quello del “Vaso di Pandora”. In questa particolare versione si parlava anche delle origini degli esseri viventi e di Prometeo (qui il mito e qui le domande). Ai bambini è piaciuto molto sia parlare del mito in sé che rappresentare graficamente la parte che è piaciuta di più.

Le spaventose creature che escono dal vaso di Pandora.

I bambini hanno poi chiesto di poter portare un loro libro sui miti per leggerne qualcuno in classe…E così si sono intrecciate le storie di Zeus, Prometeo, Minosse…Insomma, anche stavolta, la curiosità l’ha fatta da padrone.

Alla prossima avventura!!!

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La FAVOLA

C’era una volta…No!!! Se anche voi, come me, avete fatto per anni confusione tra fiaba e favola, questo è per voi…

Qui ho parlato di fiaba e di come l’abbiamo affrontata noi a scuola. Dopo ci siamo cimentati con la favola. Per prima cosa abbiamo costruito una mappa concettuale (chi direttamente sul quaderno e chi ha avuto una fotocopia già pronta) da cui siamo partiti per spiegare COME è strutturata una favola e che differenze abbia con la fiaba. La prima caratteristica che è balzata agli occhi dei bambini è stata la lunghezza…O meglio la brevità della favola. Poi i bambini si sono domandati cosa siano i pregi e i difetti. E da lì siamo partiti… Ognuno di loro doveva dire un proprio DIFETTO e gli altri, a turno, hanno detto almeno un pregio del compagno. Ovviamente la maestra, anzi le maestre, sono partite raccontando un PROPRIO difetto. Ai bambini è piaciuto molto che le loro insegnanti riconoscessero di avere dei difetti e di non essere propriamente perfette…

Dopo una lunga discussione, nella quale si sono messi in gioco, i bambini hanno finalmente capito la differenza tra PREGI e DIFETTI.

Lo scoglio più difficile è stato far capire cosa sia la MORALE…Da lì abbiamo fatto numerosi esempi, anzi HANNO FATTO numerosi esempi. E da lì è stato un susseguirsi di morali…

Alla fine, ovviamente, i bambini hanno voluto scrivere ed inventare le proprie FAVOLE… Qui un paio di favole di Fedro.

La morale della nostra storia è DIVERTIMENTO!!! 😬

Alla prossima!!! 😉📝🎨

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La FIABA

Dopo aver parlato del racconto fantastico e scritto storie a più non posso, ci siamo cimentati con la fiaba… Insieme abbiamo creato una mappa concettuale che ci aiutasse a ricordare cosa sia la fiaba e quali siano le sue caratteristiche. C’è chi l’ha scritta sul quaderno in autonomia e chi invece ha colorato la mappa su una scheda e poi l’ha incollata sul quaderno.

Abbiamo ripreso i nostri dadi e abbiamo aggiunto l’antagonista…Beh, che dire…Ai bambini è proprio piaciuto! Ognuno ha colorato i propri in modo differente, li ha incollati su un cartoncino e poi li ha costruiti praticamente.

Per un po’ i bambini si sono esercitati a scrivere fiabe di tutti i tipi e con diversi personaggi e luoghi di ambientazione…In un primo momento i dadi sono serviti come “aiuto”, poi pian piano i bambini mi hanno chiesto se potevano aggiungere questo o quel personaggio oppure un luogo rispetto ad un altro. Ognuno ha voluto poi leggere la propria “creazione” davanti ai compagni e questo è stato un momento davvero inclusivo e arricchente per tutti…Si potevano dare solo spunti di miglioramento e “dire cose belle”…

Beh, che dire… Nonostante abbiamo concluso l’argomento “fiaba”, i bambini ancora chiedono di poter…lanciare i dadi.📝🎲🎲

Alla prossima! 🎨

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Il racconto FANTASTICO

Per introdurre il racconto fantastico siamo partiti da un gioco…Abbiamo costruito i nostri dadi e poi abbiamo dato sfogo alla fantasia. Dapprima abbiamo deciso di utilizzare elementi comuni concordati insieme…E poi…cosa c’è di meglio di creare la PROPRIA storia di fantasia?

I dadi!!!

Ognuno è partito dalla creazione iniziale di semplici e brevi storie ma poi…La penna da scrittore ha “preso il sopravvento”! Tutti, anche i più timidi e impacciati, hanno voluto “sfidare la sorte”, lanciare i dadi e provare a creare un racconto “fantasioso”.

Per far ricordare meglio COME è strutturato il racconto fantastico abbiamo creato una mappa concettuale sul quaderno. C’è chi l’ha disegnata e chi, invece, l’ha avuta già “strutturata”, la troverete qui.

Che dire…è stato un bel punto di partenza…A breve ci cimenteremo con la FIABA…ma questa è tutta un’altra “storia”! 😄😉🎨

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Sil- la- be

Ma cosa è successo? ? Si è “rotto” il titolo? Ma no… Indovinate un po’ cosa ho preparato per i miei bimbi: un insieme di tessere- gioco per potersi esercitare (in maniera autonoma) a formare le parole. Si può giocare in coppia, in tre, in quattro…insomma…più si è e più ci si diverte…

“Vince” chi ne riesce a creare il maggior numero possibile. Ho preparato delle tessere singole che possono essere stampate e plastificate (per evitare che si rompano dopo 5 minuti!).

Se si fanno due copie è possibile utilizzarle come “domino”, quindi…libero sfogo alla fantasia! ? ? ?

Le potete scaricare qui sotto ⬇️

Ci vediamo presto con nuove idee ed attività!

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Ascolto e comprensione

“Non ti buttare Larry”

Oggi abbiamo letto il libro “Non ti buttare Larry” (in realtà avevamo ascoltato la storia già ieri). Abbiamo discusso su chi fossero i lemming: topolini, marziani, esseri strani…Ma poi, strani, rispetto a cosa? 

Questi lemming sono tutti uguali, fanno le stesse cose, pensano le stesse cose, si somigliano tutti…

Uno di loro, però, è diverso (sì, ma rispetto a chi? Anche gli altri suoi amici sono ”diversi” rispetto a lui…). 

Un giorno, però, succede qualcosa di veramente strano e pericoloso che farà riflettere tutti i lemming sul loro modo di ragionare “tutto uguale”…

Alla fine anche i bimbi hanno capito che è più bello “essere Larry” e utilizzare la propria testa, perché in fondo…siamo tutti diversi e tutti speciali (e i colori non sono bellissimi perché hanno tante sfumature, mai uguali tra di loro?).