Gli ultimi giorni dell’anno sono pesanti…I bambini (e le maestre) sono stanchi, l’attenzione è poca, pochissima direi, e la voglia di fare ancora meno.
Qual è un modo carino e divertente per imparare senza stancarsi troppo?
Un bel gioco di gruppo nel quale tutti sono partecipi e nessuno viene escluso.
Dopo aver presentato la daily routine e creato il nostro orologio per imparare l’ora ci siamo esercitati a dirla in inglese.
I bambini hanno pronunciato dei brevi dialoghi tra di loro per imparare a chiedere e dire l’ora in lingua straniera. Devo dire che dopo i primi momenti di difficoltà, dovuti principalmente al fatto che alcuni non sapessero l’ora in italiano, sono stati bravissimi.
Di pari passo si sono esercitati con la daliy routine e abbiamo anche accennato il simple present.
Ovviamente non potevamo esimerci dal giocare un po’ anche tutti insieme al gioco dell’oca (goose game, of course!). Ho diviso i bambini in piccoli gruppi e hanno giocato a squadre.
Cosa occorre?
2 dadi
2 pedine
Ready to play?
Mi raccomando seguiteci anche qui. Il gioco lo potete trovare nella sezione lingua inglese classe quarta.
Volevamo sentirci dei veri British kids e quale modo migliore di farlo se non con l’English Tea time?
Per prima cosa abbiamo visto un filmato (rigorosamente in lingua inglese) che troverete qui. I bambini sono rimasti affascinati dai diversi tipi di tazze per il tè e dalla quantità industriale che ne consumano gli inglesi…Davvero tantissima!
Poi, ovviamente, non potevamo non assaggiare il vero British Tea, accompagnato da deliziosi British biscuits… I bambini hanno davvero apprezzato… Più i biscotti che il tè, a dire il vero…
Abbiamo letto anche un breve testo sulla tradizione dell’English Tea time e imparato i relativi vocaboli. Ognuno ha poi realizzato la propria personalissima teapot…
Anche quest’anno (classe quarta) ci siamo trovati ad affrontare il testo realistico. I bambini ne conoscevano già la struttura e le caratteristiche principali. Stavolta, però, abbiamo voluto approfondire l’argomento.
Mentre lo scorso anno abbiamo costruito una mappa concettuale insieme, stavolta ho pensato di creare piccoli gruppi (2- 3 bambini al massimo) in modo che da soli potessero realizzarne una più grande e completa.
Ho consegnato poi ai bambini una “scaletta” da completare su come scrivere un testo realistico, l’abbiamo anche plastificata, per evitare che si distruggesse dopo il primo utilizzo 😅.
Che ne pensate? Nella sezione “classe quarta”, troverete le matrici per lo schema.
Cosa c’entrano i Lego con l’italiano? Beh… che dire…
Ci dovevamo addentrare nel testo regolativo. Sì, certo…molto semplice ed intuitivo… Ma come fare per renderlo più immediato, simpatico ma soprattutto divertente?
Ed ecco che in nostro aiuto sono arrivati i magici Lego…
Prima di tutto abbiamo creato una mappa concettuale per capire cosa sia il testo regolativo. Qui troverete il file in pdf. Poi, dopo avere visto quali sono le caratteristiche e i tipi di testo di questo genere, ci siamo cimentati nella costruzione.
Ho dato una ventina di mattoncini Lego ad ogni bambino e ho detto loro di creare ciò che preferivano.
Tutti hanno dato libero sfogo alla propria fantasia e creatività…
Ogni costruttore ha poi realizzato le istruzioni per ricreare il proprio capolavoro.
Era il momento d’introdurre la filastrocca e ho pensato di chiamare in causa il mostro più mostro che ci sia…E guarda un po’… è proprio il Gruffalò…
Avevamo già incontrato le rime baciate e quelle alternate, ma è stato con la lettura di questo testo, recitato a memoria da più di qualche bambino, che siamo riusciti a comprendere in pieno le filastrocche in rima…Sia quelle baciate che quelle alternate.
Ovviamente abbiamo utilizzato la tecnica dello storytelling… Abbiamo discusso dell’importanza di sentirsi a proprio agio con sé stessi e che non è detto che sia sempre il più forte a vincere ma a volte è con la furbizia che si può avere la meglio…
La descrizione…croce e delizia dei bambini…Lo scorso anno abbiamo provato a “raccontarci”, siamo partiti da una semplice descrizione di noi stessi per poi passare a quella di un compagno. Quest’anno, invece, essendo più grandi abbiamo creato prima una mappa concettuale e poi abbiamo scritto la descrizione di una persona.
Prima di tutto i bambini hanno descritto una persona oralmente. Poi ho chiesto loro di portare la foto di qualcuno a loro scelta… Ci sono state delle vere e proprie sorprese: c’è chi ha parlato della mamma, chi della nonna, chi della sorella, chi del suo cantante preferito…Insomma, i bambini hanno dato sfogo alla loro creatività! Qui sotto potrete vedere alcuni lavori…
A mio avviso è uno dei testi più semplici da proporre ai bambini perché, nonostante i termini un po’ difficili, è quello che li affascina di più.
Insieme abbiamo creato la mappa concettuale e da lì poi abbiamo provato a dare dei titoli ad un testo relativo ai pappagalli.
Per incuriosirli un po’ siamo partiti dalla lettura di testi informativi sugli animali…In nostro soccorso è venuto il sito focusjunior.it nella sezione relativa all’enciclopedia degli animali. Il primo che abbiamo scelto è stato il bradipo e poi lo scimpanzé.
In seguito abbiamo scelto l’elefante africano e abbiamo scritto un testo informativo su questo enorme pachiderma.
Successivamente ho proposto altri due animali, il panda gigante e il bombo. Se cliccate sopra il nome dell’animale troverete sia il testo informativo preso da focusjunior che il testo da completare per la comprensione.
No, non stiamo parlando della famosa canzone anni 90 degli 883… Dopo aver conosciuto la favola, ci siamo imbattuti nel MITO. Siamo partiti, come di consueto, dalla mappa concettuale. Alcuni l’hanno creata sul quaderno, altri, invece, hanno colorato la mappa che ho dato loro. La trovate qui.
Il primo che abbiamo conosciuto è stato quello del “Vaso di Pandora”. In questa particolare versione si parlava anche delle origini degli esseri viventi e di Prometeo (qui il mito e qui le domande). Ai bambini è piaciuto molto sia parlare del mito in sé che rappresentare graficamente la parte che è piaciuta di più.
I bambini hanno poi chiesto di poter portare un loro libro sui miti per leggerne qualcuno in classe…E così si sono intrecciate le storie di Zeus, Prometeo, Minosse…Insomma, anche stavolta, la curiosità l’ha fatta da padrone.
C’era una volta…No!!! Se anche voi, come me, avete fatto per anni confusione tra fiaba e favola, questo è per voi…
Qui ho parlato di fiaba e di come l’abbiamo affrontata noi a scuola. Dopo ci siamo cimentati con la favola. Per prima cosa abbiamo costruito una mappa concettuale (chi direttamente sul quaderno e chi ha avuto una fotocopia già pronta) da cui siamo partiti per spiegare COME è strutturata una favola e che differenze abbia con la fiaba. La prima caratteristica che è balzata agli occhi dei bambini è stata la lunghezza…O meglio la brevità della favola. Poi i bambini si sono domandati cosa siano i pregi e i difetti. E da lì siamo partiti… Ognuno di loro doveva dire un proprio DIFETTO e gli altri, a turno, hanno detto almeno un pregio del compagno. Ovviamente la maestra, anzi le maestre, sono partite raccontando un PROPRIO difetto. Ai bambini è piaciuto molto che le loro insegnanti riconoscessero di avere dei difetti e di non essere propriamente perfette…
Dopo una lunga discussione, nella quale si sono messi in gioco, i bambini hanno finalmente capito la differenza tra PREGI e DIFETTI.
Lo scoglio più difficile è stato far capire cosa sia la MORALE…Da lì abbiamo fatto numerosi esempi, anzi HANNO FATTO numerosi esempi. E da lì è stato un susseguirsi di morali…
Alla fine, ovviamente, i bambini hanno voluto scrivere ed inventare le proprie FAVOLE… Qui un paio di favole di Fedro.