Manca un giorno alla fine della scuola e abbiamo deciso di rilassarci con un po’ di enigmistica…
Cruciverba, rebus, indovinelli….Logica, logica e ancora logica ma rigorosamente in “stile estivo“.
Alcuni bambini non sapevano cosa fossero i rebus, altri avevano visto qualche volta i cruciverba ma non ci si erano mai approcciati veramente. Dopo un primo momento di smarrimento (le novità spaventano sempre un po’) i “miei genietti” si sono buttati a capofitto in queste nuove attività.
I bambini si sono divertiti e hanno allenato un po’ la memoria, un po’ la logica e molto le “sinapsi”.
Alla fine hanno lavorato senza accorgersene… Ma soprattutto si sono rilassati, hanno giocato e hanno “fatto scuola” in maniera un po’ differente. Qui troverete tutte le schede fatte (un po’ scritte sul quaderno e alcune completate come scheda)….https://www.didatticaacolori.it/divertiamoci-un-po/
Tornate a trovarmi, presto altre divertenti novità!
Clil…What’s this?Clil (Content and Language Integrated Learning) è un approccio metodologico rivolto all’apprendimento di contenuti di una specifica materia in lingua inglese. Più difficile a dirsi che a farsi…
Nella nostra classe abbiamo approfittato dell’argomento food, fatto in inglese, per affrontare anche da un punto di vista scientifico il tema cibo ed introdurre quindi la differenza tra cibi salutari e non (unhealthy and healthy food). Qui la scheda che abbiamo completato. https://www.didatticaacolori.it/wp-content/uploads/2021/05/Unhealty-healthy-FOOD-1.pdf.
Ogni bambino ha anche espresso i propri gusti alimentari…I like/ I don’t like attraverso un gioco di speaking. Il tutto è stato collegato anche ad Educazione civica, nella parte relativa all’educazione alimentare…
Siamo arrivati alla descrizione degli animali… Sarei potuta partire da un cane o da un gatto, ma ho preferito optare per un pesce…Nemo! Certo è un po’ bizzarro come personaggio, ma in fondo…abbiamo provato con qualcosa di diverso e divertente… Il giorno prima abbiamo scritto uno schema guida (flessibile ed adattabile una volta diventati più esperti) da utilizzare per descrivere qualcuno “non umano”. Ho proposto Nemo perché è “diverso” (ma, poi, rispetto a chi?) dagli altri pesci, con cui i bambini potessero identificarsi, e con un papà iperprotettivo nei suoi confronti, con una storia un po’ difficile alle spalle. Insomma, ha tanti spunti su cui lavorare…
Prima di affrontare una descrizione autonoma da parte dei bambini, ho pensato di effettuare un lavoro condiviso in cui ognuno potesse comporre il proprio tassello del puzzle…Insieme abbiamo discusso su come descrivere con le parole questo pesce così apparentemente fragile ma alla fine così forte e determinato. Ovviamente abbiamo bandito gli aggettivi buono, bello, bravo…ci siamo sforzati di utilizzare qualità diverse… Qui sotto trovate il lavoro svolto tutti insieme…
Cosa hanno in comune Harry Potter e Pippi Calzelunghe? Beh, decisamente nulla… o quasi… Beh, forse una cosa ce l’hanno…Sono entrambi personaggi di fantasia e poi… li abbiamo “usati” per creare i nostri testi descrittivi.
Ma facciamo un passo indietro… Dovevamo affrontare il testo descrittivo. Siamo partiti da uno schema che troverete qui.
Abbiamo iniziato descrivendo a voce una persona a noi vicina (i bimbi hanno scelto una maestra). Poi abbiamo fatto un sorteggio ed ogni bimbo ha descritto, stavolta sul quaderno, un proprio compagno. Siamo passati alla mamma, ad un familiare…
Ma poi…Ci è venuta un’idea…Quale modo migliore, per ampliare il lessico, se non quello di leggere altre descrizioni di personaggi conosciuti?
Abbiamo anche approfittato per esercitarci sulla comprensione…Qui il testo di Pippi Calzelunghe e qui quello di Harry Potter.
“Learning by doing”…quale migliore occasione se non quella di creare uno strumento versatile e creativo che abbia anche una valenza didattica? E così, anche noi, ci siamo avvicinati al Lapbook. A dire il vero, i bambini conoscevano già uno strumento di questo tipo: uno dei loro due libri d’inglese (anche se decisamente più strutturato) si presenta in questo modo.
Trovo che coinvolgere i bambini nel processo di apprendimento, attraverso attività di manipolazione, li aiuti a organizzare il pensiero e consolidare gli argomenti appresi.
Per realizzare la parte esterna del lapbook, è sufficiente procurarsi un cartoncino Fabriano F4 e piegarlo come un biglietto d’auguri (questa è stata proprio la definizione che hanno dato i bambini). Avere a disposizione: colori, forbici, colla e tanta, tanta…fantasia!
Poi si consegna il foglio A4 con la parte a “fisarmonica” e con quella “a fiore” (che trovate qui).
All’interno della “fisarmonica” i bambini hanno scritto i tre significati del verbo avere, accompagnandoli con un disegno. Anche qui, ognuno di loro, ha potuto disegnare e scrivere quello che preferivano ma sempre, ovviamente, legato al lavoro che stavano facendo.
Il “fiore”, invece, è stato completato in modo da far ricordare ai bimbi tutti quei casi in cui l‘h non va scritta.
La parte più divertente è stata “personalizzare” il lapbook con i disegni che preferivano.
Un aspetto importante dei lapbook è anche il fatto che oltre ad essere uno strumento personalizzato e personalizzabile, è anche uno strumento altamente inclusivo. Chiunque potrà apportare le modifiche e i miglioramenti che ne permetteranno una facile (e frequente) consultazione. Ogni bimbo avrà sempre a disposizione nello zaino o nel quaderno questo strumento che potrà aprire, osservare, leggere… ogni volta che vorrà.
Alla fine è toccato anche a noi…affrontare il temibile verbo avere… Ho realizzato un video per i bambini e insieme lo abbiamo guardato e… commentato! Lo trovate qui https://youtu.be/_EOjj2jslg4
Abbiamo fatto delle “prove” e poi abbiamo disegnato i vari significati del verbo “avere”…
Ci siamo esercitati con alcune attività e con una semplice filastrocca. Se volete c’è anche altro materiale nella sezione “Italiano classe seconda“.
Ovviamente il nostro “caro amico” verbo avere, rimarrà con noi per molto tempo ancora!
Ci abbiamo messo un po’ a capire i verbi azione…Dopo vari giochi e attività, però, alla fine ci siamo riusciti.
È stata poi la volta dei tempi dei verbi…siamo partiti dalle esperienze personali dei bambini e poi abbiamo generalizzato il concetto… Sono stati molto utili gli indicatori temporali: prima– ieri– ora– adesso– domani– dopo…abbiamo anche utilizzato espressioni legate al tempo ciclico: lo scorso anno, la settimana scorsa, oggi, in questo momento, il mese prossimo, tra due giorni, dopodomani… Fare esempi concreti ha permesso ai bambini di riuscire a focalizzare bene il concetto di tempo…Il tutto è stato corredato anche da disegni di persone, animali e cose che “subiscono” in maniera “plateale” il passare del tempo. Per il tempo passato ho cercato di utilizzare il più possibile il tempo imperfetto perché, far comprendere un tempo composto, per ora, mi sembrava un po’ complesso.
Qui una parte del lavoro svolto in classe con i bambini.
Come “festeggiare” il ritorno in presenza se non con una bella “Caccia al tesoro”? Avete mai sentito parlare della “Easter egg hunt”?
Ieri in DAD, per risvegliare i bambini dal torpore dello schermo, ho accennato ad una sorpresa…
C’è chi voleva sapere cosa fosse e chi, giustamente, ha detto che essendo una sorpresa non avrei potuto (e dovuto) svelare nulla…Sta di fatto che stamattina, appena mi hanno visto, mi hanno tempestato di domande…
Dopo aver, sapientemente, nascosto i biglietti in posti strategici, la mia collega ha diviso la classe in due squadre…E poi…VIA! Alla ricerca delle uova nascoste…Ovviamente in tutta sicurezza!
Tra indovinelli e ricerche i bambini si sono divertiti tantissimo.
Dopo aver capito cosa siano gli aggettivi qualificativi, ho pensato che i bambini fossero pronti ad affrontare…il “temuto” mondo dei verbi…
Per far comprendere cosa siano i verbi, abbiamo deciso di avventurarci nel fantastico mondo dei mimi. A turno ogni bambino ha “mimato”, appunto, un’azione, senza poter, ovviamente, parlare…I bambini si sono divertiti tantissimo…
Questo gioco “fisico” ha permesso di identificare il verbo come un’azione. Successivamente abbiamo disegnato alcune “attività” a loro più vicine: scrivere, correre, colorare, disegnare…Siamo partiti, sempre, dai verbi in prima persona: “IO SCRIVO, IO MANGIO, IO BEVO, NOI LEGGIAMO, NOI CORRIAMO”… Fortunatamente questo aspetto ludico, accompagnato ad attività di rinforzo, ha permesso ai bimbi di identificare il verbo- azione.
Qui, una parte, delle attività che i bimbi hanno svolto a scuola.
Gli aggettivi qualificativi sono piaciuti tanto che abbiamo deciso di continuare…
Abbiamo fatto diverse esercitazioni, sia orali che scritte, in un’ottica laboratoriale… L’unica regola: sono stati banditi gli aggettivi buono, bello, bravo…via libera alla fantasia.
I bambini hanno poi scritto autonomamente, a scuola, delle frasi utilizzando le parole- qualità. Il nostro lavoro è stato, ovviamente, accompagnato da letture che hanno facilitato il percorso di apprendimento.